Tenerife: l’artigianato fra storia e antropologia

La Fondazione Levi Pelloni protagonista ai meeting del progetto europeo “Ethno Design in Fashion”.


Puerto de La Cruz, località turistica tra le più rinomate di Tenerife (la più estesa delle isole Canarie), ha ospitato nei giorni scorsi – dall’11 al 15 ottobre – una serie di incontri tra i partner di EDIF (Ethno Design in Fashion). Il progetto, partito quest’anno con il supporto della Comunità Europea nell’ambito del programma Erasmus+, è incentrato sullo scambio di buone pratiche nel campo dei motivi artigianali tradizionali che caratterizzano la moda: modelli tradizionali, gioielli etnici, accessori, borse da donna e da uomo decorate in modo originale.

Ai meeting, ai quali la Fondazione Giuseppe Levi Pelloni era rappresentata da Sebastiano Catte e da Margherita Ascarelli, hanno preso parte Alina e Rafal Stadnik di Fundacja Euro-Form, l’associazione che coordina il progetto (Rzeszów, Polonia); Janina Jaworska e Katarzyna Jaworska-Stadnik di Fundacja Integracji Spolecznej (Rzeszów, Polonia); Ruta Pels e Leonid Smulsk di Mittetulundusühing Mitra (Tallinn, Estonia); Pavel Smulski e Karina Tronche di Mitra (Nizza, Francia); Alexandra Guerreiro e José Silveira di Associação dos Artesãos da Região (Lisbona, Portogallo); Tzanis Pararas e Tyllianaki Eirini di European Prospect (Heraklion, Creta) e infine Ricardo Tavio e Carla Garcìa Hernandez di Ecosistemas Virtuales Modulares (Santa Cruz de Tenerife), che hanno fatto gli onori di casa organizzando le sessioni di training sulla gestione del progetto e le visite ai musei.

Di particolare interesse dal punto di vista storico e antropologico la visita guidata a La Orotava, una della più belle località dell’isola, situata al centro della vallata omonima e ai piedi del Parco Nazionale del Teide, dichiarato dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità nel 2007 come Bene Naturale. Le strade del centro sono costellate di edifici di grande valore storico e patrimoniale e da chiese barocche, musei e centri culturali di primaria importanza come l’Università Europea delle Canarie. Il visitatore può qui ammirare i balconi tipici che decorano le facciate delle abitazioni tradizionali, i tappeti di fiori e di terra vulcanica che ogni anno vengono modellati in occasione della celebrazione del Corpus Christi e della tradizionale Settimana Santa.

E la prima visita-studio è proprio alla “Casa de los Balcones”, un gioiello architettonico del XVII secolo che può essere considerato un vero e proprio tempio del ricamo delle isole Canarie. In questa casa-museo troviamo esposti i meravigliosi lavori eseguiti, nel pieno rispetto della tradizione locale, dalla sua capostipite Eladia Machado e dalle sue allieve artigiane. Si tratta di autentiche opere d’arte che vanno dai costumi d’epoca (come il classico vestito da “maga”) alle tovaglie, ai centrini. Una caratteristica tipica delle tecniche artigianali delle isole Canarie è la cosiddetta “roseta”, che consiste nel disegnare con il filo sopra la tela, con una trama di spilli disposti su un supporto di tela.

Altra tappa degna di nota a La Orotava è stata la visita al Museo de Artesanía Iberoamericana de Tenerife-MAIT, una meraviglia architettonica ricavata all’interno dell’ex convento domenicano di San Benito Abad (oggi ex convento di Santo Domingo), risalente al XVII secolo. Qui è presente una esposizione permanente rappresentativa di tutto l’artigianato ibero-americano, sia moderno che estinto, con una particolare cura per quello canario.

L’ultimo incontro formativo si è svolto a Puerto de La Cruz sotto la guida del professor Juan de la Cruz Rodriguez del Museo di Storia e Antropologia di Tenerife, che ha inquadrato storicamente l’evoluzione dei tessuti e dei costumi tradizionali dell’isola, con una spiegazione molto dettagliata del processo di creazione. Quindi la discussione finale con lo scambio di esperienze tra le varie realtà locali, il racconto delle case histories dei singoli paesi partecipanti al progetto e l’impegno a proseguire nei rispettivi ambienti di lavoro l’opera di divulgazione attraverso i media e i social network.