Roma: i vincitori del FiuggiStoria 2020 riuniti nella Sala Alessandrina

Roma: i vincitori del FiuggiStoria 2020 riuniti nella Sala Alessandrina

Si è chiuso ufficialmente, presso la Sala Alessandrina del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia in Roma, l’ultimo atto della XI edizione, anno 2020, del Premio FiuggiStoria Nazionale con la presentazione al pubblico romano delle opere vincitrici. Hanno preso parte alla cerimonia gli autori: Marco Di Porto, Bruno Maida, Gabriele Ranzato, Noemi Ghetti, Graziella Monni e Giacomo Mameli.

Riposa finalmente negli annali del premio questa edizione martoriata dalla pandemia, annunciata da remoto il 18 dicembre 2020 e con la volontà di celebrarla in un incontro in presenza con gli autori vincitori in quel di Fiuggi durante l’estate scorsa. Evento corale che non è stato possibile realizzare a seguito dei divieti governativi e di difesa sanitaria.

Si è riusciti, e in tema con il clima di emergenza sanitaria che attanaglia il Paese, ad avere ospitalità presso la seicentesca Sala Alessandrina, già corsia dell’ospedale voluto da papa Gregorio VII Chigi, e a celebrare in presenza l’incontro con i vincitori.

La Sala Alessandrina, merita saperlo, è parte integrante del Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria. La poco conosciuta istituzione museale romana ospita una delle più importanti documentazioni di carattere storico e scientifico sull’arte della medicina. L’ospedale, fondato da Papa Innocenzo III nel 1198, aveva tra i suoi compiti anche quello dell’insegnamento della medicina, ed era perciò dotato di una ricca Biblioteca, del Teatro anatomico e della Speziera. Il Museo si articola in una serie di ambienti legati ai nuclei delle collezioni: la Sala Alessandrina (con le tavole anatomiche del ‘700); la Sala Flaiani (con preparazioni anatomo-patologiche della fine del XVIII sec. e modelli in cera); la Sala Capparoni (con ex voto romano-etruschi, farmacie portatili, vasellame di farmacia del XVI-XVII sec.); la Sala Carbonelli (con strumenti chirurgici romani per uso oculistico e ostetrico e una raccolta di microscopi d’epoca).

Dobbiamo ricordare anche che, come da nostra collaudata liturgia, l’ultimo sabato di settembre siamo riusciti a celebrare a Fiuggi la sezione del Premio dedicato alla storiografia del Lazio Meridionale e Terre di Confine 2021. Cerimonia propedeutica alla edizione nazionale 2021 che si terrà a metà gennaio presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani-Senato della Repubblica.

Tornando ad un anno fa, a quell’orribile 2020, è da registrare la partecipazione di ben 98 volumi (più 12 rispetto al 2019) pervenuti alla nostra Segreteria suggeriti e segnalati dai vincitori le precedenti edizioni e dagli “Amici del FiuggiStoria” coinvolti nel Comitato di Lettura.

Il presidente del Premio, Pino Pelloni, ha tenuto a sottolineare come “la scelta degli autori e dei titoli arrivati tra i finalisti hanno disegnato un quadro di ibridazione culturale ben delineato e convergente con gli interessi scaturiti in questo difficile momento storico. Dalla storia delle pandemie del Novecento agli anni della Liberazione di Roma. Dalla storia di decine di migliaia di bambini poveri trasferiti, tra il 1945 e il 1948, verso le regioni del Nord e in particolare verso l’Emilia-Romagna, all’inedito rapporto di Gramsci con il mondo femminile. Dalla vicenda della comunità ebraica di Rodi attraverso una storia di famiglia alla evocazione dell’antifascista Emilio Lussu attraverso un romanzo. Dagli anni di piombo nella Milano difficile del caso Saronio alla Sardegna degli anni del fascismo raccontata attraverso la vita di una levadora. Per chiudere con la vita del premio Nobel Rita Levi Montalcini raccontata da Alberto Negrin ed interpretata da Elena Sofia Ricci.”

GLI AUTORI E LE OPERE PREMIATE

Il FiuggiStoriaEuropa, sezione istituita quattro edizioni fa, è andato allo storico Mark Honigsbaum.

Bruno Maida con “I treni dell’accoglienza” (Einaudi) e Gabriele Ranzato con La liberazione di Roma (Laterza) sono i vincitori della undicesima edizione del Premio FiuggiStoria per la saggistica.

Bruno Maida e Pino Pelloni
Gabriele Ranzato tra Angelica Anton e Pino Pelloni

Per la sezione biografie il riconoscimento è andato a Noemi Ghetti per Gramsci e le donne (Donzelli).

A Marco Di Porto per “Una voce sottile” (Giuntina) e a Graziella Monni per Gli amici di Emilio (Mondadori) il premio per la sezione romanzo storico.

 

La premiazione di Marco Di Porto
Graziella Monni tra Pino Pelloni e Luciana Ascarelli

Ai libri Quello che non ti dicono di Mario Calabresi e Hotel Nord America di Giacomo Mameli (Il Maestrale, Nuoro) il riconoscimento per la sezione Diari, Epistolari & Memorie.

Giacomo Mameli e Angelica Anton

Al regista Alberto Negrin e all’attrice Elena Sofia Ricci per lo sceneggiato tv “Rita Levi Montalcini”, prodotto da Rai Fiction e Cosmo Productions EU, il riconoscimento per la sezione Multimedia.

Rita Levi Montalicini e la sua interprete Elena Sofia Ricci

Menzioni speciali a “Lettere del Carcere” di Antonio Gramsci curatore Francesco Glasi e a Michela Micocci per il docufilm “Colleferro 1938. Lo stabilimento esplosivi è scoppiato”.

Le sezioni FiuggiScienza, FiuggiSport e “Gian Gaspare Napolitano-Inviato Speciale” della XII edizione (2021) verranno annunciate nella cerimonia del prossimo gennaio 2022.

Margherita Ascarelli e Pino Pelloni