L’Almanacco dei giorni andati

  • Formato 15 x 21
  • Pagine 148
  • Euro 15,00
  • Edizioni Festa Mobile
  • Data di pubblicazione: ottobre 2021
  • Introduzione di Pino Pelloni




L’Almanacco dei giorni andati di Luciana Ascarelli è un lungo racconto ricco di preziosi reperti memoriali destinato a non dimenticare persone e affetti, per trasmetterne il ricordo, sulle orme del concetto di Zakhòr, che secondo la tradizione ebraica impone a mo’ di imperativo l’obbligo del ricordare.

“In questo nostro tempo di disorientamento, invasi dell’analfabetismo etico della ‘cancel culture’, la speranza va fondata sui giorni vissuti – scrive Pino Pelloni nell’introduzione al volume – accettando la gioia e la soddisfazione al pari del dolore e della paura. Tenendo a mente la ‘scienza delle piccole cose’ come espresso per esempio nelle parole di Ennio Flaiano: ‘La felicità è desiderare esattamente ciò che si ha’. E Luciana, donna, figlia, madre, nonna ha sempre fatto suo questo credo che lascia come testimonianza alle sue nipoti e a tutti noi.”

“Luciana Ascarelli, alla maniera di un farmacista d’antan – sottolinea ancora Pelloni – ha misurato sul bilancino il sentimento del tempo che cammina tra le pieghe dei giorni e si fa, appunto, memoria. E metaforizzando il senso del “perduto” e l’orizzonte del “ritrovato” ha assemblato questo suo almanacco dei giorni andati. Quel tempo perduto che si libera dalle cesoie dei ricordi-nostalgie per farsi dimensione onirica del ritorno. E si scioglie in racconto, con lo snocciolarsi dei giorni e dei ritratti delle persone in un rapporto tra tempo e morte che è pur sempre un tutt’uno col sentimento della memoria.“ Un racconto in cui le donne della sua famiglia sembrano essere detentrici di saperi e verità e gli uomini immensi costruttori di futuro. Dove il ricordo riesce a farsi memoria collettiva, contaminandosi con le sorti della Storia. La Storia del nostro Paese in quella prima metà del Secolo breve, ma crudele, che fu il Novecento.

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LUCIANA ASCARELLI è nata a Roma nel 1932.
Laureata in lettere moderne, ha insegnato lingua inglese presso licei ed Istituti per il Turismo. È stata docente di lingua italiana presso l’Università Nazionale Somala (Mogadiscio) nell’ambito della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Esteri. Ha curato progetti europei per l’Associazione Mirabilia e per la Fondazione Giuseppe Levi Pelloni, di cui è vicepresidente.