Premi a Elena Aga Rossi, Carmine Pinto, Fabio Isman, Paolo Morando, Marina Valensise, Antonella Sbuelz, Mirella Serri, Anna Maria Mori e Nelida Milani. Al giornalista Marino Sinibaldi il “FiuggiStoria-Gian Gaspare Napolitano-Inviato speciale”. FiuggiStoria Europa a John Foot, FiuggiStoria Multimedia a Roman Polanski, FiuggiStoria Scienza a Federico Faggin, FiuggiStoria Sport a Darwin Pastorin.
Nel corso di una cerimonia che si è svolta a Roma presso la Sala del Refettorio del Palazzo del Seminario (Camera dei Deputati) sono stati assegnati i riconoscimenti della decima edizione del Premio FiuggiStoria. Il Premio è promosso dalla Fondazione “Giuseppe Levi-Pelloni” in collaborazione con il Comune di Fiuggi e con i patrocini del Senato della Repubblica e della Presidenza della Regione Lazio.
L’edizione di quest’anno è stata dedicata al giornalista, storico dell’emigrazione e docente universitario Francesco Durante, scomparso nell’agosto scorso e la cui figura è stata ricordata da Pino Pelloni all’inizio della serata, dopo l’intervento introduttivo dell’On. Federico Mollicone, membro della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
Giunto alla decima edizione il Premio, pensato e voluto dallo storico Piero Melograni, oltre le canoniche sezioni dedicate alla saggistica, alle biografie, al romanzo storico e alla diaristica, contempla da tre anni anche il FiuggiStoria Europa, rivolto al lavoro di ricerca svolto da storici europei che hanno incentrato i loro studi e loro attività pubblicistica alla Storia italiana. Il riconoscimento è andato allo storico inglese John Foot, docente di Storia Contemporanea all’Università di Bristol, autore del recentissimo L’Italia e le sue Storie 1945-2019, un avvincente viaggio nella storia più recente del nostro paese descritto con un approccio divulgativo e in cui trovano ampio spazio non solo i grandi sommovimenti politico-istituzionali ma anche tante vicende umane particolarmente significative – legate in particolare al mondo dello sport, del cinema, della musica e del costume – a cui solitamente si dà scarsa importanza nei testi accademici.
Al regista Roman Polanski è andato il FiuggiStoriaMultimedia, per il film “L’Ufficiale e la Spia” prodotto da Canal+, Eliseo Cinema, France 2 (FR2), già vincitore del Green Drop Award 2019 a Venezia. Il film, che ha riscosso un grande successo in tutta Europa, è ispirato al famoso caso Dreyfus che sconvolse l’opinione pubblica francese alla fine del XIX secolo. Un’opera capace di arrivare al grande pubblico e di grande attualità: ci mostra infatti come il Potere sia in grado di costruire falsificazioni capaci di resistere a lungo e di sconvolgere vite. Ha ritirato il premio il produttore-attore Luca Barbareschi.
Una della grandi novità dell’edizione 2019 del Premio è la sezione FiuggiStoria Scienza, il cui riconoscimento è andato a un grande scienziato che ha dato lustro all’Italia nel mondo: Federico Faggin. In questo caso stiamo parlando di un uomo che la storia ha contribuito a scriverla in prima persona nel vero senso della parola quando a partire dall’inizio degli anni ’70, appena sbarcato nella Silicon Valley, inventò il primo microprocessore. Un’invenzione che ha permesso di imprimere una svolta profonda nella storia della tecnologia fino a plasmare il presente che tutti conosciamo. Così come è stato in seguito con altre due innovazioni fondamentali quali il touchpad e il touch screen con cui ci interfacciamo quotidianamente con i con i nostri notebook e smartphone. Il percorso umano e scientifico di Faggin è ben descritto nella sua autobiografia – Silicio, dall’invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza – pubblicata quest’anno da Mondadori e in cui viene dato grande spazio anche all’attività di imprenditore di successo che gli ha permesso di aprire nuovi orizzonti nel campo dell’intelligenza artificiale e delle scienze cognitive. Il riconoscimento sarà consegnato in occasione della prossima visita in Italia dello scienziato vicentino, il quale ha inviato dalla lontana California un messaggio di ringraziamento agli organizzatori.
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Anche il Premio FiuggiStoria Sport è una novità di quest’anno. Si è pensato di dare risalto allo sport soprattutto per il ruolo chiave che ha sempre rivestito nella storia del Novecento come efficace linguaggio universale e con il potere unico di suscitare grandi emozioni. Il riconoscimento è stato assegnato allo scrittore e giornalista Darwin Pastorin, autore di un bel libro sulla figura di Gaetano Scirea. Un testo da cui emerge soprattutto il lato umano del calciatore e che cattura l’interesse del lettore anche perché ci fornisce un limpido affresco del periodo storico in cui il calciatore della Juventus e della Nazionale campione del mondo nel 1982 fu tra i maggiori protagonisti.
Elena Aga Rossi con L’Italia tra le grandi potenze. Dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda (Il Mulino) e Carmine Pinto con La guerra per il Mezzogiorno (Laterza) sono i vincitori della decima edizione del Premio FiuggiStoria per la saggistica. Elena Aga Rossi è una delle maggiori studiose della politica e dell’intervento degli Alleati in Europa e soprattutto in Italia durante la guerra, e dell’influenza dell’Unione Sovietica in Italia. I suoi studi trovano in questo volume una sistemazione fortemente unitaria che segue tre assi fondamentali: i piani per il futuro assetto dell’Europa elaborati dagli alleati durante la guerra; la politica angloamericana verso l’Italia durante la guerra e il primo dopoguerra; per gli stessi anni, i rapporti del Partito comunista italiano con l’Unione Sovietica e l’influenza sovietica nel nostro Paese. Il saggio del professor Carmine Pinto, frutto di un decennale lavoro di ricerca e scavo archivistico, decostruisce l’immagine del brigantaggio da cui emerge una nuova visione dell’attività svolta dai briganti e dai processi che portarono le antiche province napoletane ad entrare nella costruzione liberale italiana.
Per la sezione biografie il riconoscimento è andato a Marina Valensise per La Temeraria (Marsilio)
Ad Antonella Sbuelz per La ragazza di Chagall (Forum) il premio per la sezione romanzo storico.
Per la sezione Anniversari ex aequo a Fabio Isman con 1938. L’Italia razzista (Il Mulino) e Paolo Morando con Prima di Piazza Fontana (Laterza).
Ai libri Gli Irriducibili di Mirella Serri (Longanesi) e Bora di Anna Maria Mori e Nelida Milani (Marsilio) il riconoscimento per la sezione Diari, Epistolari & Memorie.
Il premio FiuggiStoria “Gian Gaspare Napolitano-Inviato speciale” al giornalista Marino Sinibaldi
Presente il vincitore della decima edizione del Premio FiuggiStoria “Lazio Meridionale” celebratasi a Fiuggi lo scorso 28 settembre:Maurizio Zambardi autore del libro Il capobrigante Domenico fuoco, tra storia e leggenda.
Menzione speciale a Dario Petti per la biografia dedicata a Clementina Caligaris con Storia di una consultrice (Atlantide Editore).
L’opera premio di questa edizione è stata realizzata dallo scenografo Pino Ambrosetti.