La Fondazione in visita a Malta alla scoperta di presenze archeologiche e storiche ebraiche, rintraccia duecento ebrei sull’isola e conosce l’attività del Rabbino Chaim Shalom.
Le radici ebraiche di Malta risalgono al IV e V e 5 secolo durante il periodo romano come evidenziato da diverse catacombe ebraiche, con affreschi riproducenti la Menorah ebraica, visibili nel sito delle catacombe di S. Paolo vicino a Rabat.
La lunga storia ebraica comprende periodi di arricchimenti così come pure di schiavitù e dipendeva da chi governava Malta in quel periodo. Luoghi di particolare interesse sulla presenza ebraica a Malta includono antiche pietre miliari e segnali stradali. Nella città murata di Mdina dove gli ebrei formavano quasi un terzo della popolazione c’è un mercato ebraico della seta e una porta ebraica e a Valletta, capitale di Malta, e capitale della cultura europea del 2018 c’è un segnale Jerws Sally. Perfino l’isola di Comino, oggi quasi disabitata ma famosa per la laguna blu, ha radici ebraiche. Comino è dove il ben noto ebreo mistico Avraham Abulafià visse dal 1285 fino alla sua morte negli anni 1290. In questo periodo compilò il suo Sefer ha Ot “libro del segno” così come pure la sua ultima e forse più comprensibile opera, il manuale di meditazione Imrei Shefer “Parole di bellezza”.
Ebrei dalla Turchia e altri luoghi che furono catturati dai Cavalieri Ospitalieri che governarono l’isola dal 1530 fino al 1798 e non riuscirono a redimerli, fondarono una comunità ebraica a Malta. L’isola divenne aperta a un incomparabile insediamento di ebrei dopo che Napoleone conquistò l’isola ed espulse i Cavalieri. Nel 1798, durante il governo britannico dell’isola che ebbe inizio con l’espulsione dei francesi nel 1800, cominciò una limitata immigrazione di ebrei verso Malta ma la comunità non contò più di qualche dozzina di anime e non c’era sempre un Rabbino. Durante la seconda guerra mondiale gli ebrei di Malta non furono colpiti dato che la programmata invasione non ebbe mai luogo. Perfino alcuni ebrei tedeschi trovarono rifugio nell’isola negli anni Trenta. Ci sono tre cimiteri ebraici a Malta che si possono visitare previo accordo con il capo della comunità ebraica locale.
Le storie che emergono dalle iscrizioni tombali sono una ricca narrativa che include soldati ebrei che combatterono nella prima guerra mondiale e sono sepolti a Malta. Nel 1979 la vecchia sinagoga della capitale Valletta venne distrutta e nel 2000 venne aperta la nuova sinagoga. Oggi ci sono circa 200 ebrei sotto la presidenza di Avraham Ochayon insieme a suo figlio Reuven. Nel 2013 fu creata a Malta la Chabad House dal Rabbino Chaim Shalom e dal Signor Chaya Mushka Segel.
Il centro Chabad di Malta porta avanti una serie di attività per i turisti e per la locale comunità ebraica incluso ‘LChaim’ l’unico ristorante strettamente Kosher in tutta Malta. La Chabad House insieme alla locale comunità ebraica opera per rafforzare l’ebraismo e farlo rifiorire.