Venerdì 11 novembre, alle ore 18, presso la Biblioteca comunale di Civita Castellana, nell’ambito della rassegna ‘Civitonica 2016’, Italo Arcuri ha intervistato il giornalista e scrittore Pino Pelloni, in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Peccati di gola. Copule e crapule, storie e leggende” (Èthos Edizioni), un affascinante, originale e avvincente viaggio nel mondo del cibo e del piacere.
Il libro racconta del cibo e dei piaceri ad esso connessi, tra notizie storiche ed aneddotica, improbabili ricette e il divertente rapporto tra gola e lussuria. E poi di letteratura e storia dell’arte, filosofia del gusto e religione, ricettari di cucina come storia delle genti, sono i saporiti ingredienti di un racconto assai gustoso e ricco di curiosità. I sapori, i modi di stare a tavola, le diverse forme “dietetiche”, le bizzarrie dei golosi, costituiscono un linguaggio, un sistema di segni che caratterizza e identifica etnie e gerarchie sociali. C’è una grande ricchezza di personaggi, di luoghi e di ricette divertenti. Ricche di fantasia e con le quali vale la pena confrontarsi in cucina per avere poi la soddisfazione di goderle in intimità, assaporando sapori nuovi e pensando agli afrodisiaci come il ponte tra Gola e Lussuria. E non solo. Se per Tommaso d’Aquino la cucina è “l’arte prima, perché nutre i mortali”, Pino Pelloni sostiene che risponde anche a quel bisogno di bello e di buono che è in ciascuno di noi e fa sua l’affermazione di Brillat-Savarin, il famoso gastronomo vissuto al tempo di Napoleone: “il Signore ha voluto colpire la creatura umana con la fame e premiarla con l’appetito”.
Questo il commento di Italo Arcuri, al termine della serata:
Non ho mai visto un pubblico così divertito come quello di iersera a Civita Castellana (VT), in occasione della presentazione del libro di Pino Pelloni. Angelo, un signore di 95 anni, portati niente male, alla fine, si è alzato in piedi e ha testualmente, e pubblicamente, confidato allo scrittore: “Io stasera ho riso tanto. Mi sono proprio svagato a sentirle raccontare aneddoti e leggende legati al cibo e all’eros”.
Che Pino Pelloni, istrione nato, fosse bravo lo sapevo già ma che riuscisse nel modo in cui è riuscito a coinvolgere gli astanti attorno ai piaceri della gola e della carne, rievocando atmosfere e cadenzando ritmi di altre epoche, dialogando e discutendo, con giovani e meno giovani, è stata una piacevolissima sorpresa. Il viaggio di Pino Pelloni attorno ai ricettari di cucina e alla storia delle genti ha fatto centro, offrendo nel corso della serata, piovosa e fredda, aneddoti, citazioni e storielle. Il tutto come saporiti ingredienti, sereni e caldi, di un racconto assai assai gustoso e ricco di curiosità. Merito di CiviTonica che ha fatto sì che anche il cibo letterario trovasse spazio, ospitalità e successo nella bella Civita Castellana.