Leonardo da Vinci da Roma ad Amboise. Gli ultimi anni di un genio del Rinascimento in fuga dall’Italia sono stati raccontati da Carmine Mastroianni in compagnia di Pino Pelloni, ai numerosissimi “Amici del FiuggiStoria” riuniti lunedì 14 ottobre per gli incontri promossi dalla Fondazione Levi Pelloni e denominati “I Lunedì di Via Vittoria”.
Il 2 maggio 1519 Leonardo moriva ad Amboise, nella valle della Loira, legando così il suo nome non soltanto all’Italia ma anche alla Francia. Fiumi d’inchiostro sono stati versati per descrivere le opere d’arte che ci ha lasciato, infinite pagine per interpretare i suoi manoscritti e ricostruire le vicissitudini non sempre chiare o chiarite della sua esistenza errabonda.
All’età di 64 anni Leonardo decise di “fuggire” dalla Roma di papa Leone X e di rifugiarsi ad Amboise sotto l’ala protettrice del re Francesco I; nella Turenna scoprì un mondo dove tutto era fortemente permeato dalla cultura del Rinascimento e in cui pullulavano artisti, condottieri, uomini politici e di Chiesa provenienti da ogni parte d’Italia.
In questo libro il lettore non troverà, pertanto, le già note vicende sul sorriso della Gioconda o gli intrighi alla Codice da Vinci, ma scoprirà personaggi ed episodi storici che resero unici gli ultimi anni di vita di un artista straordinario, di un visionario che, tra i suoi ultimi progetti, aveva elaborato persino quello di unire l’Italia con la Francia tramite un canale navigabile che doveva congiungere i fiumi Loira e Rodano, le città di Amboise e Lione.