Gli ebrei di Anticoli

      • Formato 15 x 21
      • Pagine 52, con illustrazioni
      • Edizioni Festa Mobile
      • Euro 10,00



 

Questa storia della comunità ebraica di Anticoli, l’odierna Fiuggi, deve molto alla raccolta di documenti, la più parte di fonte eccelsiastica, raccolti lungo gli anni da don Celestino Ludovici, autore di una preziosa “Storia di Anticoli”.

Gli ebrei di Anticoli e dei vari paesi del Basso Lazio sono i protagonisti e i testimoni della lunga diaspora vissuta dai figli di Abramo, “pendolari” per molti secoli tra la Stato della Chiesa e il Regno di Napoli. Ma anche la storia di quanti, abbandonata la Sicilia nel 1492, raggiunsero le terre della Ciociaria e ne divennero stanziali. Lasciando a testimonianza della loro presenza una Menorah di fattura Catalana in Via del Macello oggi visibile in quello che fu l’antico quartiere ebraico di Anticoli. 

Ma soprattutto è una storia, debitrice di autorevoli fonti storiche, che disegna la convivenza tra ebrei e cristiani in secoli difficili. E ne fa segno di integrazione e tolleranza sino ai giorni bui degli anni della Seconda Guerra mondiale.

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Giuseppe Levi Pelloni è il nome ebraico adottato dal giornalista e storico Pino Pelloni. Originario di Trivigliano, un piccolo borgo vicino Fiuggi, è discendente, per via paterna, di una famiglia di antiche origini ebraiche. I “Peloni” venivano da Aleppo e divennero stanziali a Ferrara, Russi e Minerbio nella Romagna, cristianizzandosi nel Cinquecento. La madre, Fernanda Lattanzi, apparteneva ad una famiglia di cultura mazziniana e azionista. Allievo e collaboratore di Piero Melograni, è autore di saggi dedicati alla storia del costume e alla storia del Novecento.

È presidente del Premio FiuggiStoria, dirige l’Università Popolare del Novecento e l’Agenzia giornalistica com.unica.