Bruno Zevi: “Il fascismo continuerà ad agire sotto altri nomi” (1944)

Gli anni americani di Bruno Zevi sono stati raccontati da Pino Pelloni e Luciana Ascarelli, venerdì 6 marzo agli incontri denominati di “Via Vittoria” e promossi dalla Fondazione Levi Pelloni.

Romano di nascita, classe 1918, dopo la maturità conseguita al liceo Tasso, Bruno Zevi si iscrive alla facoltà di Architettura. A seguito delle leggi razziali, lascia l’Italia nel 1939 per recarsi prima a Londra e poi negli Stati Uniti dove si laurea presso la Graduate School of Design della Harvard University, diretta da Walter Gropius, e scopre Frank Lloyd Wright, della cui predicazione a favore di un’architettura organica rimarrà acceso sostenitore per tutta la vita.

Antifascista della tempra di Aldo Garosci, Franco Modigliani e Gaetano Salvemini, nel gennaio del 1942 fonda a New York “Quaderni italiani” con la complicità intellettuale e politica di Enzo Tagliacozzo, Renato Poggioli e Mario Salvadori. La rivista, distribuita illegalmente anche in Italia con l’aiuto dell’Intelligence Service, restò in vita sino al 1944 (ne uscirono quattro numeri), emanazione del movimento “Giustizia e Libertà” promosso dai fratelli Carlo e Nello Rosselli, assassinati a Parigi nel 1937.

Ecco a seguire questo scritto, redatto nel 1944, rivolto ai nostri sodali che hanno dato vita nonostante le proibizioni per il Coronavirus circolante, al nostro incontro:

Noi abbiamo vissuto tutta la nostra giovinezza in una corrotta società europea in cui si è abbassato a strumento il proprio vicino, si è creduto morale tradire l’amico in nome dell’idea e del partito, e dalla calunnia si è passati all’assassinio, dall’assassinio alla guerra. Tale corruzione di valori è nel fascismo, e anche in seno alle forze tradizionali che lo combattono: della crisi il fascismo è l’espressione violenta e sovvertitrice, mentre l’antifascismo tradizionale è l’espressione della conservazione, della autodifesa e dei vagheggiamenti ed impossibili ritorni storici. 

Se lottiamo contro il fascismo, è perché siamo coscienti che nell’arginare l’autodistruzone della civiltà occidentale è l’unica possibilità di gettare il seme di nuove forze. Ma sappiamo che la vittoria sul fascismo non è che un passo della nostra battaglia, anzi la sua necessaria premessa. Se saremo incapaci di risuscitare o meglio di far nascere nuovi valori umani, la crisi persisterà, il fascismo continuerà ad agire sotto altri nomi ma con lo stesso carattere disgregatore.”

L’incontro dedicato a Bruno Zevi è stato l’ultimo del mese di marzo 2020. Siamo stati costretti e con rammarico a cancellare, in ottemperanza al Dpcm del 4 marzo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di contrastare la diffusione del virus COVID-19, tutti gli altri appuntamenti in calendario: LE FAKE NEWS NELLA STORIA (mercoledì 11 marzo – Istituto Storico Italiano per il Medioevo), PRESENTAZIONE LIBRO MARGHERITA ASCARELLI (domenica 15 marzo – Sala Margana), PIO XII NEI DRAMMI DEL XX SECOLO (lunedì 16 marzo – Istituto Maria Santissima Bambina), PRESENTAZIONE LIBRO STEFANO BIDETTI (mercoledì 18 marzo – Teatro Aleph), VISITA AL GHETTO E AL MUSEO EBRAICO DI ROMA (domenica 29 marzo), Convegno “SOTTO LA TENDA DI ABRAMO” del 3 aprile a Foggia.