Tallinn: Vabamu, il Museo delle Occupazioni e della libertà

Pino Pelloni e Sebastiano Catte a Tallinn per il progetto europeo “Tell Your Story”, al quale partecipa con altri partner europei la Fondazione Levi Pelloni, hanno visitato il locale Museo delle Occupazioni e della Libertà (Toompea Street, 8).

Il Museo dell’occupazione dell’Estonia è stato inaugurato il 1º luglio del 2003, ed è un’esposizione dedicata al periodo di sotria dell’Estonia compreso fra il 1940 e il 1991. Anni in cui il Paese baltico fu invaso ed occupato: inizialmente dall’Unione Sovietica (19401941), poi durante la seconda Guerra mondiale, per tre anni dai tedeschi e quindi nuovamente dai sovietici, dal 1944 fino al 20 agosto 1991, quando l’Estonia ridivenne indipendente.

Il Museo è gestito dalla Fondazione Kistler-Ritso. Questa fondazione deve il nome alla dottoressa Olga Kistler-Ritso, la presidente ed anche il principale supporto finanziario della fondazione stessa. I membri iniziarono a raccogliere articoli sull’occupazione e sulle deportazioni sovietiche, per il museo e per studi storici, a partire dal 1999. È un museo dedicato alla memoria, per non dimenticare coloro che, vittime delle atrocità e delle repressioni dei regimi totalitari, sia sovietico che nazista. furono deportati nei gulag e lager e non poterono rientrare nella loro madrepatria.

L’Istituzione museale di Tallinn coopera con la Commissione internazionale estone per i crimini contro l’umanità, la Commissione estone di Stato per l’analisi delle politiche di repressione, l’Associazione Memento, il Centro Ricerche sull’era sovietica in Estonia. Collabora con altre associazioni e con il Memorial russo, dedicato alle vittime della repressione sovietica.

Un protocollo di collaborazione è in via di definizione anche con la Fondazione Giuseppe Levi Pelloni sui crimini di guerra e sulle Resistenze europee al nazifascismo.