Il Novecento del Canzoniere Anticolano

Il racconto del “secolo breve” attraverso le canzoni popolari italiane. Dal Risorgimento alla Grande Guerra, dalle lotte operaie alla dittatura fascista, dalla Resistenza alla nascita della Repubblica.

Una storia di popolo che viene da lontano. Ricavata e ricostruita attraverso spartiti musicali e testi antichi conservati con cura e tramandati da generazione a generazione. L’mpegno sacrale e di gelosa custodia di alcune famiglie fiuggine li ha restituiti ad un pubblico incuriosito ed attento.

La Fondazione Levi Pelloni, per vocazione votata alla ricoperta, alla valorizzazione e alla diffusione delle “Storie del Novecento”, e questa volta grazie alla fattiva collaborazione dei partner di sempre MediaEventi e Artand Passion, è riuscita sin dall’estate del 2017 a mettere insieme, ottimizzato da Sonia Principia, un complesso di musici e cantori per la realizzazione di un racconto corale e condiviso.

Dopo il battesimo del palcoscenico, l’estate passata a FiuggiPlateaEuropa e il successo riscosso alla sala Margana di Roma il 4 dicembre 2017 con lo spettacolo “Toccatò… l’America”, i cantori fiuggini del “Canzoniere Anticolano” sono tornati ad esibirsi al Teatro Comunale di Fiuggi (19 agosto 2018) con lo spettacolo “NOVEvolteCENTO”. Musiche e versi dal Risorgimento alla prima Guerra mondiale, dai canti di lotta e di protesta a quelli d’amore, di lavoro e di emigrazione a raccontare la storia delle nostre genti.

Il canto popolare (stornelli, ninne nanne, serenate, canti di lavoro e di lotta) espressione di cultura delle classi subalterne, di cui testimonia i sentimenti, le aspirazioni e le lotte, in Italia era legato alle culture regionali e sottoregionali ed a quella civiltà prevalentemente agricola rintracciabile nel nostro paese prima che iniziasse il processo di industrializzazione. Un patrimonio melodico e di poesia tramandato per via orale attraverso generazioni di famiglie e arrivato ai giorni nostri. Patrimonio della cultura popolare che restituisce dignità alla “lingua del popolo”, esaltandone la sua memoria e la sua storia. Questa tradizione del canto corale, gelosamente conservata e tramandata da alcune famiglie fiuggine (Incocciati, Principia, Meloni, Girolami) pur avendo subìto nel corso degli anni contaminazioni sonore e linguistiche, riesce ancora a coniugarsi con la creazione collettiva, tanto che lo storico sociale Pino Pelloni ha deciso il suo recupero e la sua valorizzazione. Si tratta di un patrimonio culturale di inestimabile valore riproposto nel segno della tradizione e della cultura popolare come accade da secoli per l’Agonia cantata il venerdì Santo e del Pianto della Madonna nella processione del Cristo morto. Come accade, ogni domenica delle Palme e da oltre un decennio, con la rievocazione storica della Passione di Cristo mutuata da quella storica degli anni’70 ideata da Erio Alessandri.

Fanno parte del “Canzoniere Anticolano”: Romano Incocciati (alla fisarmonica); cantori: Gino Principia, Luciano Meloni, Filippo Severa, Angelo Girolami, Claudio Merletti, Sandro Tucciarelli, Antonio Ambrosetti, Mario Severa, Daniele Ambrosetti, Roberto Girolami, Giovan Battista Ambrosi, Attilio Cardinali, Massimo Ludovici, Giuseppe Incocciati, Gino Incocciati, ndrea onorati, Roberta Terrinoni, Luisa Latini, Adele Ludovivi, Paola Cinetri, Sandra Scardella, Orietta Motta, Gabriella Terrinoni, Sonia Principia.